Ex vegan , perchè ho smesso di essere vegana .
Sono stata vegana per tre anni.
Sono diventata vegana per la compassione verso gli animali, per salvare il pianeta, non per la salute.
Ho sempre amato la carne. E dopo la prima parte della mia vita da quasi adulta alla ricerca della mia dieta ideale come la maggior parte delle persone di questo pianeta, ho scoperto come nutrire il mio corpo senza stress.
E mi sentivo alla grande. Mangiando più vario possibile, e quasi niente cibi spazzatura.
Tante verdure e frutta, carne e pesce, pochissimo formaggio e praticamente niente latte.
Mi sentivo alla grande, finché non ho visto il documentario Earthling.
E poi i discorsi degli attivisti vegani.
Dopo quei documentari e quei discorsi sono diventata vegana dal giorno alla notte.
Come avevo fatto ad essere così cieca fino ad allora riguardo le crudeltà inflitte agli animali?
Così ho iniziato ad approfondire sull’argomento più che potevo, guardando video, studiando sui libri.
Volevo rieducare me stessa per continuare ad avere una corretta alimentazione anche da vegana.
Tutto contro tutti.
La mia causa era troppo importante per preoccuparmi di avere supporto dai miei cari.
È andata alla grande per un paio d’anni, mi sentivo abbastanza bene, perché dentro di me ero in pace. Riconnessa con la natura.
Dopo quel paio d’anni ho iniziato ad odiare i miei pasti. Ho iniziato a realizzare che, si mi sentivo in pace, ma lo yoga quotidiano era diventato yoga ogni dieci giorni, e le corse fuori nel parco si erano trasformate in lente passeggiate.
Guardando nello specchio non brillavo più, sembravo stanca e depressa, senza vita.
Certamente all’inizio non ho collegato il mio iniziale malessere al cibo.
Questo è uno dei problemi che si hanno quando si prendono delle scelte così radicali. Non è solo una scelta, tu diventi la tua scelta.
Ero troppo identificata nei miei ideali per ascoltare il mio corpo che mi gridava aiuto.
Un giorno poi, durante una calda estate lavorando fuori nell’orto, a fine giornata il mio corpo è collassato, sdraiata sul letto senza forza, facevo fatica persino a respirare.
Non era abbastanza per darmi una svegliata, così ho iniziato a pensare , magari non assumo abbastanza proteine; perché non riuscivo a mangiare grandi quantità di legumi, il mio stomaco li odiava.
Così ho acquistato una grande confezione di proteine vegane.
Il mio stomaco le ha odiate immediatamente, così come i legumi.
Non mi sentivo bene per niente, ed ho iniziato a spaventarmi.
Il giorno dopo del pollo era nel mio piatto, l ho mangiato senza gioia. E sono tornata alle lenticchie.
Il mio cuore seguiva il lato emozionale, ma il mio corpo dentro urlava per seguire l’istinto.
Così dopo mesi di lotta psicologica ero davvero stufa e stanca.
Il mio corpo nelle ultime settimane non voleva altro che carne.
Più cercavo di mangiare frutta e verdura e legumi, più mi sentivo debole e sbilanciata. La digestione era peggiorata e mi faceva impazzire l’idea di vivere tutta la vita sacrificando i bisogni e la richiesta di aiuto del mio stesso corpo.
Ma dopo tutto quel tempo passato ed educare me stessa che mangiare la carne era sbagliato e terribile non sapevo più in cosa credere.
Volevo tornare a vedere la carne come un cibo di nuovo. Per la prima volta nella mia vita non sapevo più quale cibo era buono e quale sbagliato.
Non potevo tornare a mangiare la carne di nuovo finché il mio cervello non fosse stato pronto.
Così ho cercato online storie di ex vegani per vedere se c’era qualcosa di simile alla mia storia che potesse darmi un aiuto,una spinta a capire meglio la situazione; e ho trovato Lierre Keith ed ho letto il suo libro, poi ho scoperto Daniel Vitalis, ed ho iniziato ad ascoltare i suoi podcasts , e così via…. con la mia forza di volontà e l’aiuto delle storie di altri che avevano condiviso la mia stessa esperienza ero pronta.
Ho ricominciato a mangiare carne e mi sentivo alla grande.
Non dimenticherò mai quel primo consapevole boccone di carne pieno di energia, l’energia dell’ animale che scorreva dentro di me, dandomi di nuovo la vita.
Ma…..e gli animali???
Come la mettiamo con la loro sofferenza e morte???
Dentro il mio cuore continuavano a scorrere le immagini, i documentari, ma a differenza di prima a quel punto non ero più “accalappiata”, ero più propensa a cercare una risposta per i fatti miei invece di lasciarmi convincere da ragionamenti altrui.
Così ho iniziato a notare che tutti quei documentari ci mostrano sempre solo il peggio degli allevamenti, le crudeltà più terribili. E questo ti convince,ti persuade, perché quelle immagini ti toccano nel cuore.
Quei video non mostrano mai i migliaia di allevatori che si prendono grande cura degli animali.
Non mostrano mai i bestiami liberi di correre e mangiare l’erba all’aperto.
Ci dicono che la caccia e la pesca sono terribili e crudeli, ma in realtà sono le cose più naturali che l’animale uomo può fare, ed è il metodo meno crudele per uccidere e mangiare un animale. Cacci e mangi. Niente torture,niente allevamenti. Natura umana.
Questo è il mondo reale non è Disney.
Credetemi adoro la Disney, anche da adulta continuo a vedere ogni singolo cartone. Ma Disney ci fa anche confondere la nostra natura.
Gli animali non parlano come noi.
Non pensano come noi, pensano come animali, con l’istinto.
Sono meravigliosi nei loro mondi, ed è giusto tutelarli e non farli soffrire inutilmente.
Ma siamo animali anche noi.
Per quanto ci possa non piacere.
Questa è la realtà.
Dobbiamo crescere e accettare che la vita e fatta con un suo equilibrio.
Anche gli altri animali mangiano altri animali. Anche se non sono carnivori come i leoni.
I polli mangiano insetti e vermi; gli uccelli mangiano insetti e piccoli animali.
Pensate ai delfini per esempio. Sono alcuni degli animali più intelligenti del pianeta terra, ma mangiano pesce.
Anche se sono dolci e intelligenti uccidono gli altri animali per nutrirsi. Sanno istintivamente di avere la necessità del nutrimento del pesce per avere la forza di saltare e giocare nell’oceano.
Quello che ci differenzia dagli animali è la nostra coscienza, il nostro modo di percepire le cose, la nostra compassione.
Se i leoni per esempio un giorno si svegliassero con la coscienza, se un giorno si svegliassero capendo perfettamente il dolore che causano alle loro prede mentre le uccidono, sicuramente farebbero di tutto per farle soffrire il minimo possibile.
Ma continuerebbero a nutrirsi di carne, non cambierebbero la loro dieta, saprebbero che altrimenti morirebbero.
Questo perché ascoltano il loro corpo, il loro istinto, lo stesso istinto che noi abbiamo smesso di ascoltare con l’arrivo dell’industrializzazione.
Quindi, se siamo animali umani e siamo onnivori, perché dovremmo smettere di mangiare animali? Perché dovremmo privare il nostro corpo di preziosi nutrienti che possiamo assimilare al meglio con prodotti animali?
Puoi mangiare gli animali e continuare ad amarli.
Sembra pazzesco,ma è così.
Noi esseri umani abbiamo imparato nel
corso dei secoli a convivere con gli animali sul pianeta terra.
Abbiamo imparato a cooperare con loro, alcuni di loro sono diventati nostri compagni.
E abbiamo lottato e continuiamo a lottare per loro, per proteggere i loro habitats. Continuiamo a mangiarli, perchè così come i leoni e i delfini siamo anche noi animali, ma abbiamo un altro tipo di intelligenza e possiamo continuare a combattere contro gli allevamenti intensivi, contro gli zoo, contro le pellicce da allevamento, e contro tutte le crudeltà senza senso che si infliggono al giorno d’oggi sulle creature che condividono con noi il pianeta.
Possiamo evitare di supportare le crudeltà non indossando pellicce, non utilizzando plastica, riciclando, possiamo mangiare solo animali che provengono da allevameti a terra e mangiare organico il più possibile.
E non dimentichiamo che anche se non mangiamo la carne direttamente non possiamo evitare la morte.
Tutto quello di cui ci nutriamo proviene dalla morte di qualcuno.
La terra dove coltiviamo le verdure prima era la casa di animali selvatici, come lepri,lupi,uccelli,insetti.
Possiamo prenderci in giro. Possiamo convincerci che non uccidiamo solo perché non vediamo il cadavere direttamente nel piatto.
È il famoso cerchio della vita. Questo è l’equilibrio del nostro pianeta.
Tutto è incredibile meraviglioso, ed unico, e complesso.
Senza un equilibrio la vita non esisterebbe per nessuno.
Non sto dicendo che un essere umano non possa vivere seguendo un alimentazione vegetale. Qualcuno si adatta bene e può sopravvivere con una dieta vegana.
Ma il corpo di moltissime persone non è in grado di assimilare tutto il nutrimento necessario dai vegetali. Pur assumendo integratori il corpo può continuare a presentare carenze.
E se una dieta ha bisogno di essere integrata al di fuori del cibo, per me, non è una dieta adeguata per gli esseri umani.
L’essere umano ha sviluppato un cervello sempre più intelligente proprio perché si è nutrito anche di animali.
Abbiamo bisogno di una varietà di cibi vegetali con il giusto apporto di cibi animali per essere noi.
Siamo tutti differenti e abbiamo tutti differenti esigenze.
Cercare di vivere andando contro le esigenze del nostro stesso corpo può essere molto pericoloso ed irreparabile.
Quindi, se non hai nessuna particolare malattia, se la tua salute è quindi buona, se non hai disordini alimentari, se puoi trovare facilmente prodotti organici e da allevamento a terra intorno a te, perché cambieresti la tua dieta naturale?
Questo è quello che penso del veganismo e quella che è stata la mia esperienza personale. Spero che troviate il modo di ascoltare il vostro corpo prima di qualsiasi opinione altrui.
Natural mermaid 🐚